di Marta Naddei Corte dei Conti e Procura della Repubblica. E, perché no, anche Corte Europea. Saranno questi, tra gli altri, i destinatari dell’esposto-denuncia che i lavoratori del Consorzio di bacino Salerno 2 sono pronti ad inviare nei prossimi giorni. Una battaglia che interessa, in questo caso, il concorso espletato dalla Praxi su commissione di Salerno pulita, la partecipata del Comune che si occupa di rifiuti, per stilare tre graduatorie dalle quali attingere in caso di necessità di personale. Tutto normale se non fosse che ci sono due leggi, la 26/2010 e la 5/2014, che dicono una cosa chiarissima: i primi a dover essere stabilizzati e presi in considerazione in caso di assunzioni nell’ambito del ciclo integrato dei rifiuti sono i dipendenti dei Consorzi, anche alla luce del riordino del settore – non ancora messo in pratica – che prevede una presa in carico delle maestranze consortili da parte delle amministrazioni comunali, tramite – ovviamente – le proprie società dedicate. Insomma, ancora una volta i lavoratori dei Consorzi rischiano di vedersi scavalcati in barba alle disposizioni di legge. Ma, se prevenire è meglio che curare, ecco che ora si tutelano, denunciando comportamenti non conformi agli organi di competenza. Ma sul concorso Praxi per Salerno Pulita, annunciando la stessa possibilità di un ricorso alla magistratura da parte dei candidati esclusi, è intervenuto anche il consigliere comunale Giuseppe Zitarosa che fin dal principio contestò il bando. Dito puntato contro procedure di selezione che secondo il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale non sarebbero state del tutto trasparenti, bensì totalmente congegnate per favorire alcuni candidati a discapito di altri. «Erano quasi 5.000 gli aspiranti operatori di “Salerno Pulita”. Alla prova scritta ne sono passati poco più di 300. Si è, ovviamente, verificato di tutto. Come sovente accade, le risultanze delle prove orali hanno “stravolto” la graduatoria redatta a seguito delle prove scritte, cosicché giovani più acculturati e che hanno seguito corsi di studi più qualificati si sono visti scavalcare da chi aveva dimostrato nelle prove scritte imbarazzanti lacune» – sostiene Zitarosa che poi affonda il colpo: «Si è evidentemente voluto far espletare un concorso pubblico al solo fine di assumere qualche amico degli amici e quegli interinali che già lavorano, come fossero dipendenti a tempo indeterminato, per la Salerno Pulita da svariati anni, finendo così solo per rimpinguare le casse della Praxi e mortificare di fatto migliaia di giovani diplomati e laureati che speravano in una selezione seria e meritocratica. Ben vengano le assunzioni di questi interinali che hanno dato l’anima per Salerno Pulita, ma in futuro non si illudano i nostri giovani con la speranza di un posto di lavoro, bandendo concorsi che servono solo per favorire queste società che tanti scandali hanno prodotto in tutta Italia ((la Praxi è coinvolta nell’inchiesta romana su “Parentopoli”, ndr).
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